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Raccogliamo lo sfogo del mister Antonio Genovese, deluso da un sistema tipicamente italiano che non apprezza e tutela il valore ed il merito in campo sportivo e lavorativo.

“Cerco qualcosa di nuovo, qualcosa che forse c’è o forse no…forse qui non c’è…

Ringrazio la Pres (lei sa che sto parlando di lei…lei che mi voleva per collaborare nella nuova società in cui collabora), l’unica in Italia…dalla A alla Promozione e Giovanili…il CV parla per me ma…siamo un Paese razzista ed il razzismo in Italia non è solo per chi ha la pelle di diverso colore ma chi viene ritenuto diverso.

All’estero la scorsa estate il Manchester UTD, tre anni fa come Responsabile dell’Academy dell’Arsenal poi col Covid ed il divieto di spostarsi saltò tutto…tutto ampiamente documentato…

Non vorrei ma credo che ormai in Italia per me non ci sia più posto ed all’ora quasi sicuramente emigrerò verso Paesi che sanno ancora cos’è la meritocrazia e..mi vogliono perché per me questo conta…essere voluto.

In Italia solo belle parole ma non contano le parole, quelle le porta via il vento, contano i fatti e, ho scritto volutamente in inglese vista che l’Italia sportiva mi ha rinnegato farò come Rossi con l’Ungheria, etc… andrò dove mi vogliono con la consapevolezza che se giocatrici mi continuano a scrivere tanto incapace non sono.”