Antonio Genovese
Allenatore Professionista – Uefa A, tesserato A.I.A.C.
Team Manager – Responsabile Scouting –Match-Analyst – Collaboratore della Gestione Sportiva e Collaboratore presso OSA Seattle FC. Laurea in Scienze Motorie e Sportive con votazione 110 e lode e Master Executive in Sport and Business Management
“Mi chiamo Antonio Genovese e nonostante la disabilità (sono in carrozzina), sono un Allenatore Professionista UEFA A, a conclusione del corso ed esami svolti a settembre 2018 in quel di Coverciano, con alle spalle un’esperienza decennale come Talent-Scout di Inter, Monza maschile e post-patentino Seattle, tra le tante esperienze, quella di stagista esterno al Femminile Inter Milano nella Categoria Giovanissime, Mister in Terza Categoria maschile, Juniores, le GiovAllieve della C.F. Bocconi Milano, prima ancora in Serie D femminile oltre che, Mister della Rappresentativa U.N.I.T.A.L.S.I. nel Triangolare benefico: “In campo per l’Emilia” del 22 giugno 2012, a Teramo contro una selezione del Teramo Calcio ed una Rappresentativa All Star capitanata da Giancarlo Antognoni con altri campioni del passato del calibro di Sebino Nela, etc. il cui ricavato è stato devoluto alle popolazioni terremotate dell’Emilia Romagna.. Collaboratore Tecnico in Serie A con la Res Roma ed Allenatore e Responsabile della Prima Squadra con Domina Neapolis e Trani in B; lo scorso anno Vice-Allenatore e Responsabile tattica della squadra con la Prima Squadra dell’Empoli Ladies FBC nel primo campionato Nazionale di Serie B, conclusosi con la promozione in Serie A.
Collaboratore Tecnico in Serie A con la Res Roma ed Allenatore e Responsabile della Prima Squadra con Domina Neapolis, Trani e Torres in Serie B; Vice-Allenatore e Responsabile tattica della Prima Squadra dell’Empoli Ladies FBC nel primo campionato Nazionale di Serie B, conclusosi con la promozione in Serie A.
Sono numerosi gli articoli su testate giornalistiche nazionali, interviste fattemi sul come e cosa possa insegnare nonostante sia in carrozzina alle mie squadre.
Pensieri di come si possa fare calcio anche se “disabile”.. essere Mister con regolare patentino ed allenare, cercare di insegnare il gioco più bello del mondo attraverso le proprie esperienze vissute da calciatore prima, da allenatore “amatoriale” poi e successivamente post-corso…. allenare.. insegnare con cognizione di causa, metodologia ma… Tutto ciò sarebbe inutile se non si usasse il Cuore e svolgesse questo “lavoro” senza passione anteponendo sempre al bene personale il bene della squadra.”
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Antonio Genovese
