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In attesa di ritrovare una panchina consona al suo valore, il mister Antonio Genovese ci illustra nei dettagli il ruolo di responsabile della tattica che ha ricoperto ad Empoli nell’anno della promozione in serie A, nonchè rievoca la sua esperienza alla Bocconi femminile, alla luce dei recenti movimenti di mercato che hanno visto coinvolte le sue ex allieve Agata Giani e Laura Capucci.

Salve mister Genovese, ci può spiegare meglio il suo ruolo di responsabile della tattica?

Salve, premetto che sono un Allenatore Professionista e che il ruolo di Responsabile della tattica l’ho ricoperto in aggiunta al ruolo di Vice-Allenatore ad Empoli…
Svolgevo il lavoro di Responsabile della tattica applicando un lavoro di scouting dell’avversario per affrontare al meglio l’avversario in ogni suo frangente…tattico, psicologico cogliendone i vari fattori che compongono una squadra nei suoi punti di forza e…punti deboli…lavorando bene su entrambi focalizzandomi su 4-5 elementi chiave (portiere ed attaccante incluso).
Per fare ciò bisogna però conoscere le caratteristiche della nostra squadra così da poterla adattare/cambiare/confermare e studiare come meglio utilizzare a nostro favore i calci piazzati.
Il tutto viene inviato con una relazione al mister in anticipo rispetto al primo allenamento utile con la possibilità di integrare in settimana l’elaborato, qualora si venga a conoscenza di elementi che siano in grado di cambiare l’assetto avversario… infortuni, morale, etc… tutti elementi utili.
Ricordo piacevolmente che una delle due motivazioni che hanno fatto sì che Pistolesi vincesse la panchina d’argento fu…la “tattica espressa in campo” … il merito è come sempre di tutti ma…da Responsabile della tattica…fa piacere sapere che una delle motivazioni che gli hanno permesso di vincere..ne eri tu Responsabile
“.

Come si informa e studia le disposizioni tattiche dei suoi avversari?

“Osservando/studiando molto l’avversario attraverso video…umore…infortuni…etc …da web e… non si dice (ride)”.

Nel corso della gara la tattica suggerita viene rivista ed aggiornata con il primo tecnico?

“Se necessita sì, comunque come giustamente detto nella domanda… è un suggerimento e non sempre il primo tecnico accoglie prendendosene appieno la responsabilità come giusto che sia”.

Ci può raccontare la sua esperienza alla Bocconi?

“La mia stagione in Bocconi la ricordo piacevolmente…anno in cui ero tecnico della categoria Giovanissime e collaboratore della categoria Primavera..anno che la Prima Squadra aveva come Coach l’amica e collega Grilli con cui spesso mi confrontavo..cosa che piacevolmente facciamo anche oggi”.

Un commento sui trasferimenti delle sue allieve Giani e Capucci. Hanno fatto la scelta giusta?

“Di Agata (Giani) e Laura (Capucci) ho solo ricordi ottimi.
Agata ha fatto benissimo, una scelta difficile ma coraggiosa che fa capire la serietà della ragazza … studiare, giocare in America… il così detto #studyandplay è molto importante per garantirsi un futuro anche fuori dal calcio..fare un’esperienza di vita che ti arricchisce conoscendo culture, modi di fare differenti, lingua….
Per Laura posso solo fare i complimenti al Ravenna… ci eravamo scritti poco prima che venisse ufficializzata e l’ho letta convinta…. se sente la fiducia e sa che può avere continuità darà sempre e solo il massimo per serietà ed impegno e sono certo si rivedrà il “piccolo Cannavaro” come l’ho sempre vista io e dimostrato due stagioni fa nell’Inter dei record dove, dopo poche partite, diventò titolare inamovibile dello scacchiere nerazzurro.
La scorsa stagione in prima squadra non ha avuto molta fortuna ed il suo ruolo cambiato in esterno basso…va ricordato però che lo scorso anno forniva comunque sempre grandi prestazioni con l’Inter Primavera e che sempre con la Primavera vinse, la stagione della Promozione in A, da Capitano, lo scudetto primavera. Una stagione Super che le diede la possibilità di vincere il campionato, da imbattuti, da titolare  in Serie B e contemporaneamente, da Capitano, lo scudetto Primavera che va ad aggiungersi al Titolo di Campione d’Italia con la Rappresentativa insieme ad Agata.
Su di lei, come feci (e non sbagliai) con Spinelli (ora al Milan) sono pronto a scommettere un futuro roseo e spero un giorno di poter tornare ad allenarla”.